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Cappella del Seminario - La Diocesi fra Ottocento e Novecento


Passiamo adesso alla visita del terzo piano, dove altre splendide opere d’arte raccontano la fede della Diocesi di Catania. Qui è insediata la sala V in un ambiente fortemente caratterizzato dal suo precedente uso funzionale; siamo infatti nella cappella dell’antico Seminario, voluta dal cardinale Giuseppe Francica Nava, il cui ritratto datato 1932 ( fig. 12), realizzato postumo da Alessandro Abate, spicca «di intenso cromatismo». Progettata dall’ingegnere Salvatore Sciuto Patti, figlio di Carmelo, venne decorata nel 1925 da Sebastiano Conti Consoli.
Una grande teca con vetrine orizzontali, posta al centro della sala, raccoglie diversi cimeli appartenuti ad alcuni vescovi che hanno guidato la Diocesi catanese si segnalano in particolare le insegne episcopali, cadute in disuso dopo il concilio Vaticano II, ossia le chiroteche in maglia di seta e il galero in feltro del cardinale Giuseppe Benedetto Dusmet, proclamato beato nel 1988 da Giovanni Paolo II, le cui peculiari opere caritative sono ancora vive nella memoria dei catanesi. Di origini palermitane, nel 1858 fu eletto abate del monastero benedettino di San Nicolò l’Arena alla cui guida rimase sino al 1866 allorquando, per l’attuazione delle Leggi Siccardi relative all’incameramento dei beni ecclesiastici, le congregazioni religiose regolari vennero soppresse. Nominato arcivescovo di Catania nel 1867, fu creato cardinale nel 1888 e governò la Diocesi fino al 1894. Si segnala, infine, l’ingegnoso Calendario perpetuo meccanico realizzato dal sacerdote Salvatore Franco, che fu premiato all’Esposizione universale di Parigi del 1900.

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